Posto lungo la Strada Statale 122 verso Serradifalco, era già conosciuto già dal XIX secolo, ma solo dal 1905 fu sottoposto a campagne di scavi, che fino agli anni Sessanta del Novecento hanno permesso il rinvenimento di importanti tracce di attività umana, a partire dai Sicani dell’Età del bronzo (tombe a forno) fino ai primi secoli della cristianità. Ruderi di muri, abitazioni, tracciati viari, tombe e siti di culto raccontano un rigoglioso passato. Un numero sostenuto di manufatti, alcuni perfettamente conservati, sono oggi in diversi musei della Sicilia.
Il percorso, è raggiungibile da S. Cataldo (Sicilia-CL), tramite la SS n° 122. Esattamente al Km 4 si imbocca una strada interpoderale in terra battuta che conduce al sito dopo alcune centinaia di metri.
Si parte da Caltanissetta, visitando il Museo mineralogico e paleontologico della Zolfara. Finita la visita si raggiunge San Cataldo, che si supera per andare in zona Gabbara, l’area protetta che cela al suo interno diverse testimonianze della produzione solfifera. Questa si raggiunge dal Calvario di San Cataldo, attraverso la Contrada Giganna e Strada Provinciale 149 fino al cancello dell’area protetta. Da qui, finita l’escursione, si torna a San Cataldo e si procede per Apaforte, seguendo la Strada Statale 122 verso Serradifalco (il sito è poco a nord del paese).